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Il primo passo verso la meta
Anton Čechov dichiarò in un’intervista, che avrebbe potuto scrivere un racconto anche su un posacenere. Immaginare e progettare ci caratterizzano e in alcuni casi, possono renderci unici. Mettersi in discussione, selezionare e osservare da diversi punti di vista l’idea può aiutarci non solo a definirla, ma spogliarla del superfluo. La tecnica e la materia possono, a questo punto, fondersi per lievitare e trasformarsi in un’altra “cosa”. Spesso il processo è solitario, questa

Gianni Narici, amico nostro.
Durante la vita, questo misterioso cicaleccio, in una persona cerchiamo l’altrove. Può avere l’aspetto di una trottola o di un caleidoscopio, l’indole di un cavallo o di un delfino. Può esercitare l’oppressione del comando o il sollievo dallo stesso. Andava in ufficio e certi giorni la sua borsa pesava una tonnellata, in altri era leggera come una piuma e mentre si occupava di questioni importanti, spesso vitali, la sua immagine si trasformava. Si concentrava su un punto lont

Moto apparente
Dall’ultima volta che ci siamo visti sono rimasti intatti tramonti, battigie, valli, cicale, fiori e stelle. Durante questo tempo, un essere infinitesimale dal nome esotico simile a quello di una galassia lontanissima, si è presentato da protagonista sulla scena. Non ha chiesto il permesso a nessuno ed è riuscito a mandare contemporaneamente un numero imprecisato di persone al cimitero e a ramengo tutto il resto. In tantissimi avrebbero sperato che dal buio più nero e terrifi