Lo Smemorato di Collegno

Nel saggio di John Ruskin Turner e i Preraffaelliti un pensiero mi colpì come una fucilata, senza per questo farmi passar a miglior vita: “Il più nobile di tutti i sentimenti: un assoluto smemoramento dell’io”. Mi ricordai così dei vari pastiches che da Clementi fino a Casella e Ravel si sono sviluppati prendendo una composizione e rielaborandola secondo il proprio gusto. Un po' come prendere un’oggetto e spostarlo così da poterne osservare rifrazione, sfaccettature, volume ed effetti sullo stesso. Così ho cominciato a sviluppare una serie di arrangiamenti di quella romanza “perché taccia il rumor di mia catena”: nove.
Foto di Piergiorgio Pirrone